Roma, Italia
08/03/2014
Dichiarazzione da
Unganayan ng Manggagawang Migrante
Tungo sa Pag-unlad (UMANGAT)
Cento anni fa migliaia di donne inarciarono per le stade di New York in seguito alla tragica morte di donne lavoratrici in una fabbrica di abbigliamento che fu incindiate. Poco e’ cambiato da allora, le donne continuano a marciare e invocare una genuina liberazione delle donne in particolare nelle Filippine.
Il peggioramento della condizione socio-economico del popolo Filippino, aggrevato dall’ alto costo
Per vivere, salari bassi, scercite’ di servizi sociali di basi di programmi concreti sulla casa, salute, educazione, aumento del prezzo dell’ olio e comodite’ di base. Costi per la scuola, il recente aumento ingiustificato del Meralco. Le donne e i bambini sono quelli che ne hanno sofferto di piu’.
Recentamente, Carina Apparel e’ estato chiusa, con il licenziamento illegale di 3,600 lavoratori per la maggioranza donne. La privatizzazione dei servizi pubblici quali gli ospèedali e’ una mossa concreta del governi contro il popolo e le donne e pro i capitalisti. La privatizzazione del Centro Fabello ha privato le meno priviligiate donne incinte dell’ uso di cure mediche gratuita, pertanto la salute dei bambini ancora non nati e’ a rischio.
Questo situazione ha spinto un gran numero di donne a lasciare casa, imigrare e cercare un modo migliore di vivere indipendentemente dalla difficolta e dai lavori pericolosi all’ estero. Forze, per molte, l’ emigrazione e’ la realizzazione del loro sogno di vita, ma disgraziatamente, questa e’ una falsa esperanza per molto donne. Alcuni furono anche soggette e umiliazioni, crudelta’ e ancora peggio, stupri.
Contro la volante’ di una donna di essere divisa dalla famiglia, molte donne sopportano con coraggio la solitudine, le lunge ore di lavoro e, a volte, dolori fisici e malattia, solo per avviare denaro a casa. E’ indubbiamente doloroso fare del baby sitting e allevare bambini, all’ estero piuttosto dei propri bambini.
Inoltre noi curiamo gli anziani in paesi stranieri e tuttavia non possiamo nemmeno offrire le nostra braccio e spalle ai parenti che invechiano o si ammalano, parenti che ci hanno dato la vite.
E’ un gran delitto essere privati dei nostri bambini e famiglie perche’ il nostro governo non puo’ garantire una vite migliore al suo popolo.
E’ da condonnare per un governo, mentre il suo popolo emigra, ancora usi lavoratori e donne imigranti come mucche da spremere con salari e regolamenti ingiustificabili.
Fintanto che i capitalisti stranieri, i proprietari di terra e le dinastie politiche dominano il modo di governare verso le radici della poverta’, i poveri diventeranno piu’ poveri e le donne e il bambini resteranno emarginati e sfruttati.
ALZIAMOCI, UNIAMOCI E ALZIAMO LA VOCE, BASTA SFRUTTAMENTO, VIOLENZA E
DESCRIMINAZIONE!
LUNGA VITA AL GIORNO DELLA DONNE!
PER LA VITTORIA E UNA VERA LIBERAZIONE!
UMANGAT –MIGRANTE.. Roma.. 8 Marzo 2014